I diamanti coltivati in laboratorio possono rompersi?

No, i diamanti coltivati in laboratorio non si rompono facilmente. Essendo la sostanza più dura del pianeta, sono estremamente durevoli e resistenti alla frattura, proprio come i diamanti estratti.

I diamanti coltivati in laboratorio, noti anche come diamanti coltivati o creati, sono chimicamente e strutturalmente identici ai diamanti estratti. Vengono prodotti replicando le condizioni di alta pressione e alta temperatura in cui i diamanti si formano naturalmente nelle profondità della Terra. La differenza fondamentale sta nell'ambiente controllato di laboratorio, che consente un controllo meticoloso del processo di crescita del diamante, atomo per atomo.

Questo livello di precisione consente ai produttori di ridurre al minimo i difetti e di creare diamanti di eccezionale chiarezza. Grazie alla riduzione dei difetti atomici, i diamanti coltivati in laboratorio tendono a essere ancora più duri e resistenti alle crepe rispetto a molti diamanti estratti di dimensioni e taglio simili. Tuttavia, non sono ancora completamente immuni da crepe in condizioni estreme.

Con un valore di 10 sulla scala Mohs, la durezza di un diamante è superata solo dal suo stesso allotropo cristallizzato, i nanorods di diamante aggregati. Sebbene sia estremamente duro, gli impatti violenti possono comunque causare fratture. La frattura lungo i quattro piani di scissione ottaedrici perfetti del diamante richiede una pressione molto mirata. Questa tendenza alla frattura conferisce ai diamanti i loro bordi taglienti come strumenti da taglio. Anche il calore e le rapide variazioni di temperatura possono provocare fratture.

Confronto delle proprietà dei materiali:

Materiale Durezza (scala Mohs) Durezza alla frattura Diamante coltivato in laboratorio 10 5,8 MPa√m Zirconia cubica 8,5 4-6 MPa√m Moissanite 9,5 2,3 MPa√m Carburo di silicio 9,5 3-5 MPa√m

Altri materiali superduri talvolta utilizzati come sostituti del diamante, come la zirconia cubica, la moissanite e il carburo di silicio, non sono in grado di eguagliare la resistenza alle crepe del diamante a causa della loro disposizione atomica fondamentalmente diversa. Sebbene i reticoli di questi minerali siano strettamente legati, contengono più difetti, dislocazioni e confini di grano rispetto a un perfetto cristallo di diamante coltivato in laboratorio.

In sintesi, pur non essendo completamente infrangibili, la struttura precisamente ingegnerizzata dei diamanti creati in laboratorio li rende eccezionalmente durevoli e resistenti alle rotture, eguagliando o addirittura superando la resistenza alla frattura dei diamanti naturali. Non si rompono facilmente!

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